sabato 6 settembre 2008

Poesia "Ah il flamenco!!"

Ah il flamenco ,il flamenco , il flamenco
quel vortice che ti trascina dentro

che ti prende l'anima e te la strapazza
come carta al vento di burrasca

Ah il flamenco ,che caliente e suadente
amore infuocato brucia lento
a consumar sangue e sentimento

Parole di getto come fiume in piena
trasforma cuore in poesia
e poesia in circolare movimento
da fuori verso il centro

E respiro , guardo , sento
ammiro e gioisco sopra le ceneri
di questo rogo ardente

Ah che caldo questo flamenco .






Dedicata ad una ballerina di flamenco che ha il fuoco dentro.
Ciao Giooooooooooooooooo' !!!!

Se il flamenco fosse ......... (3' parte)













............ una pietra sarebbe un frammento di LAVA (incandescente e ingestibile)
............ un film sarebbe "EYES WIDE SHUT" (romantico e imprevedibile)
............ un pesce sarebbe una MANTA , (elegante)
............ un articolo tecnologico sarebbe un PC (complesso ma per tutti)
............ un gioco sarebbe POKER (o tutto o niente)

domenica 24 agosto 2008

Poesia "Grazie Antonio"

Arrivederci nuovo mondo
arrivederci a te che guardi
dall'alto di questo terso cielo
e che ammiri una volta ancora
la poesia del tuo sublime flamenco
a riempire i nostri insaziabili cuori ,
suggello di un giorno di insperato sole.
Le tue mani e i toui passi
rivivono in una magica "FUENTE OVEJUNA" ,
e noi a guardare in questo quadro
senza cornice e fronzoli ,
protagonisti di un'arte che tutto pervade :
l'aria di una timida estate.......
le pietre millenarie del teatro romano........
le nostre umide fronti........
e lo scorrere lento del fiume in sottofondo
che più mai uscirà dalle nostre umili e ricche vite.
Grazie Antonio

domenica 13 luglio 2008

Vicky , la bella andalusa




Vicky Martin Berrocal da quando ha divorziato da Manuel Diaz El Cordobés , famoso torero , si è inventata mille attività creative e brilla di luce propria dalle copertine e dalle fiestas più esclusive, approfittando meglio di qualunque altra della fama piovutale con l'effimero matrimonio.
Bella come poche, probabilmente una delle ragazze più belle di Spagna, è l'immagine della donna andalusa verace, fortemente legata alle tradizioni e fieramente moderna.
Terminati gli studi e conquistati i settimanali del corazón come fidanzata di uno dei toreri di moda, Vicky e Manuel si sono sposati nella Iglesia del Jesús del Gran Poder di Siviglia, la più taurina di tutte le chiese. Un matrimonio di quattro anni di molta felicità, completata dalla nascita di Alba, e di molte tensioni perché, per quanto una ragazza sia figlia di un allevatore di tori, avere un marito che si gioca la vita a las cinco de la tarde non è mai facile. Vicky e Manuel sono stati una coppia molto osservata e molto amata. Discreti, sorridenti e innamorati, hanno partecipato alle feste imprescindibili: lui, dolce e umile come tutti i ragazzi che si sono forgiati il destino da soli e non si sono persi di vista, lei, solare e generosa, come tutte le ragazze molto belle che lo sanno e non ne approfittano.
Poi il matrimonio è terminato in un'amicizia ammirevole. Col divorzio la bellissima andalusa poteva finire nel dimenticatoio, attrice di una vita di fiestas y romerias, feste e pellegrinaggi, del Sud colto e benestante. Ma lei, inquieta e disinvolta, ha preso in mano il proprio destino ed è diventata una delle protagoniste più contese e più apprezzate di tutto ciò che è glamour alla spagnola.
La passione per la moda e per l'Andalusia l'ha spinta sulla strada del disegno. Da tre anni è una delle regine incontrastate della Settimana della Moda Flamenca di Siviglia, in cui presenta le sue collezioni di trajes de flamenca, il vestito gitano indossato dalle andaluse durante le Ferias e le romerias di primavera.
Che dire , a me piace un casein !!! (anche se la metto appena dietro a Monica Bellucci :-)

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Salve Rociera

La canzone rociera per eccellenza, la Salve Rociera con cui i pellegrini salutano in coro Nuestra Señora del Rocio. Qui nell'interpretazione di Rocio Jurado, una delle voci più belle della tradizione spagnola e andalusa :


Dios te salve Señora (Salve Rociera)
Dios te salve María
del rocío Señora.
Luna, Sol, Norte y Guía
y Pastora celestial.
Olé, olé, olé, ......
Al Rocío yo quiero volver
a cantarle a la Virgen con fe
con un Olé, olé, olé, olé, ....
Dios te salve María
todo el pueblo te adora
y repite a porfía
Como tu no hay otra igual.
Olé, olé, olé, ......
Al Rocío yo quiero volver
a cantarle a la Virgen con fe
con un Olé, olé, olé, olé, ....
Dios te salve María
manantial de dulzura.
A tus pies noche y día
te venimos a rezar.
Olé, olé, olé, ......
Al Rocío yo quiero volver
a cantarle a la Virgen con fe
con un Olé, olé, olé, olé, ....
Dios te salve María
un rosal de hermosura.
Eres tu Madre mía
de pureza virginal.
Olé, olé, olé, ......
Al Rocío yo quiero volver
a cantarle a la Virgen con fe
con un Olé, olé, olé, olé, ....

Traduzione in italiano

Dio ti salvi, Signora
Dio ti salvi Maria
del Rocio Signora
Luna, Sole, Nord e Guida
E Pastore celeste
Olè olè olè
Al Rocio voglio tornare
per cantare alla Vergine con fede
con un olè, olè, olè, olè
Dio ti salvi Maria
tutto il popolo ti adora
e ripete con convinzione
come te non c'è nessun'altra
Olè olè olè
Al Rocio voglio tornare
per cantare alla Vergine con fede
con un olè, olè, olè, olè
Dio ti salvi Maria
fonte di dolcezza
ai tuoi piedi notte e giorno
veniamo a pregare
Olè olè olè
Al Rocio voglio tornare
per cantare alla Vergine con fede
con un olè, olè, olè, olè
Dio ti salvi Maria
rosa di bellezza
Sei tu, Madre mia,
di purezza verginale
Olè olè olè
Al Rocio voglio tornare
per cantare alla Vergine con fede
con un olè, olè, olè, olè



CLICCA SUL TITOLO DELL'ARTICOLO PER SENTIRE LA CANZONE CANTATA DA ROCIO JURADO.

Le orde barbariche

C'è chi ha scritto "Le odi barbare" e c'è chi scriverà (negli annali) "Le orde barbariche" . Ebbene sì , un gruppo di una ventina di persone è in fervida preparazione per conquistare il teatro Romano a Verona .
Armati di lance e scudi partiranno per sconfiggere il nemico.
220 km è la distanza da percorrere , e il tatticismo che adotteranno sarà un segreto fino all'ultimo.
C'è chi ipotizza che saranno accompagnati da una ventina di elefanti (come il conquistatore Annibale) ma mille ipotesi si sciupano :
Noleggeranno un pullman decapottabile a 2 piani , stile British ?
Con alianti trasportati dai venti di Odino ?
Su bighe (alla faccia dei romani!!)trainate da tori di Pamplona ?
Con nave vikinga partendo dal mar adriatico per poi risalire l'estuario dell'Adige ?
Con una speciale bicicletta tandem a venti selle progettata niente meno che da Leonardo da Perdi ?
Mah , il totoscommesse è aperto , e una cosa è certa .
Il 23 agosto sarà una data che entrerà nei libri storici col nome di "la guerra flamenca" dove le varie "compagnie" si sfideranno a viso aperto , anche se uscirà vincitore sicuramente la "compagnia Gades" , provenienti dalla Spagna e pronti a colpire nel cuore .

sabato 5 luglio 2008

Se il flamenco fosse ......... (2' parte)



















.............. un albero sarebbe una sequoia (alta e fiera)
.............. un nome di donna sarebbe Diana (un omaggio alla nostra cara Diana e alla Dea della caccia)
.............. un pesce sarebbe una piovra (insospettabilmente intelligente)
.............. un monumento sarebbe l'Alhambra (troppo facile), dico La Sfinge
.............. un vino sarebbe un Sassicaia (per intenditori)

Poesia "Ballo gitano"

Tum tam tam tum
veloce il piede , su e giù
busto eretto e petto in fuori
braccia alte e coraggio
piroetta finale e grido
ueeh !!
Siamo gitani no ?
Fieri di esserlo e farlo vedere
al mondo intero
a voi che vagate
nel mondo etereo
di un sogno non sogno
pronti al riscatto dal grigio comune
pronti alla scossa
come il lampo dopo un rombo di tuono
cupo e sordo
che aspetta la mano verso il timido cielo.

Tanto per ridere



Ebbene questa foto ha fatto bella mostra di sè per ben 3 giorni consecutivi appiccicata davanti alla macchinetta del caffè dell'azienda per cui lavoro .
Come didascalia ho scritto : "ed è solo l'inizio" .
Chiaramente a me piace giocare e fare autoironia , quindi non immaginate quante risate mi sono fatto appena i colleghi ignari hanno guardato la foto.
Per un attimo ho pensato al peggio , non volevo assolutamente che nessuno andasse al pronto soccorso per aver bevuto "di traverso" il caffè , ma per fortuna non è successo.
Una collega ha scritto sotto la mia didascalia :
"e il prossimo anno andiamo alla corrida a vedere el toro , olè ! "
Gente , attaccate le vostre foto di ballo alla macchinette !!! Porta buon umore , ahahaahahahahaha

venerdì 4 luglio 2008

La dopamina e il flamenco

Ma perchè chi ama il flamenco lo ama in maniera esponenziale ?
Io credo che oltre a ragioni puramente soggettive ed oggettive (il flamenco è di per sè passione) ci sia da considerare l'effetto "dopamina" , questo carissimo neurotrasmettitore che regola i processi emozionali del piacere .
Ragionando per assurdo si potrebbe dire che il flamenco è una droga , senza la quale si potrebbe cadere in un'astinenza tangibile , e nelle peggiori delle ipotesi forse nel baratro di una depressione (chiaramente per chi "ne fa uso" da diverso tempo).

Chi balla assiduamente il flamenco non può non constatare l'effetto piacere che procura , e verificarne anche l'effetto opposto nel caso di una "brusca stoppata" (dovuta magari a fattori di vario genere , come problemi di salute , problemi di lavoro o di tempo ecc.... ) .
Ma è pur vero che questo "magico" effetto dopamina non è certo la causa del ballare stesso , anzi è vero il contrario :
è il ballare flamenco che scatena questo processo nella nostre psiche .
Il ballo fa aumentare dopamina e la dopamina a sua volta ci fa ballare , nel classico vortice del gatto che si morde la coda .
Quindi il FLAMENCO ha in sè un aspetto curativo, utile per colorare la nostra quotidianità e le nostre giornate mediocri, per aumentare il nostro stato vitale , o magari per provare una sorta di surrogato di amore appassionante.
Ma perchè proprio il flamenco e non il merengue o altro?
Io credo che ci siano differenze sostanziali e contingenti da "pescare" nella notte dei tempi , nel momento in cui l'uomo sentì il bisogno di condividere momenti di aggregazione , dove il ritmo e la musica era l'unico linguaggio universale e omnicomprensivo , soprattutto in circostanze cerimoniali , come riti funebri , iniziazioni spirituali ecc.... , i quali certo richiedevano un ritmo non propriamente allegro e di contatto come potrebbe essere appunto il merengue.
Il flamenco come ben si sà ha origini antichissime , patrimonio di una cultura gitana che ha attraversato molte terre e molte culture , e che quindi ha attinto dal passato più remoto gli aspetti più oscuri e "magici" .
Ecco da dove arriva la magia di questa droga .
Dal saper trasmettere ancora oggi quei sentimenti atavici dalle tinte misteriose di cui era intriso e che le nostre anime li sanno ancora codificare perchè provenienti dalla stessa storia , dallo stesso mondo .

E , siccome ogni nostra singola cellula ha in sè una memoria (vedere le teorie delle neuroscenze moderne che dichiarano l'esistenza di una memoria molecolare , tra l'altro consiglio vivamente i libri di Deepak Chopra , medico di origine indiana) , non vedo perchè non lo deve avere la carissima molecola enzimatica "DOPAMINA" .

Grazie dopamina di esistere !!!!

domenica 29 giugno 2008

COMPAGNIA ANTONIO GADES Fuente Ovejuna

20-21-22-23 agosto ore 21
Dove: Teatro Romano - Regaste Redentore 2 Verona


Dodici anni dopo (erano i primi di luglio del 1996) la rappresentazione di Fuente Ovejuna al Teatro Romano con Antonio Gades nel ruolo del contadino Frondoso, lo spettacolo viene ripreso e proposto a Verona in esclusiva nazionale. A quattro anni dalla morte di Gades (20 luglio 2004), Verona conclude dunque l’omaggio al danzatore-coreografo spagnolo iniziato nel 2005 con Carmen e proseguito nel 2006 con Bodas de sangre. Per la cronaca anche questi due balletti erano andati in scena al Teatro Romano (con Antonio Gades protagonista nel 1982 e nel 1984), entrambi sulla scia del successo delle rispettive versioni cinematografiche a firma di Carlos Saura. Fuente Ovejuna è liberamente ispirato al dramma di Lope de Vega del 1613 che prende spunto da un fatto realmente accaduto nel XV secolo nel piccolo villaggio andaluso che dà il titolo all’opera. Di fronte all'ennesima angheria del tiranno locale (la pretesa di esercitare lo ius primae noctis) i due giovani sposi Laurencia e Frondoso chiamano il popolo a ribellarsi ai soprusi del potere in nome di una rivendicazione corale della dignità umana che esige il diritto al rispetto e alla giustizia. Accanto a musiche popolari della tradizione del flamenco, brani di Modest Musorgsky e musiche barocche creano una forte tensione che, crescendo scena dopo scena, culmina nel canto finale che sintetizza l’istanza di giustizia dell’opera: “Quién mató el comendador? (Chi ha ucciso il commendatore?) / Fuente Ovejuna, señor! / Y quién es (E chi è) Fuente Ovejuna? / Todos a una, todos a una… (Tutti insieme).

sabato 28 giugno 2008

Che cane !!!!!

A volte è meglio un cane cantaores che un cantaores cane .
Clicca sul titolo per vedere il video .

giovedì 26 giugno 2008

Spettacolo "El amor brujo" Cesena

Il 30 di giugno è di scena lo spettacolo "El amor brujo" al teatro Bonci di Cesena , della compagnia "Cesena danze" .
Come previsto i biglietti ormai sono introvabili , la richiesta è stata altissima causa la bella critica ricevuta nei precedenti spettacoli .
Noi "ballerini" (non professionisti) ringraziamo immensamente l'istruttore Mahou De Castilla e la direttrice del corpo di ballo Diana Gonzalez (nonchè prima ballerina dello spettacolo) per averci dato la possibilità di provare ancora forti emozioni , quelle del palcoscenico importante , del numeroso pubblico , della trepidante attesa , della viva passione .

venerdì 13 giugno 2008

Poesia "Lei ballò"

Il cuore in gola appena la vidi ballare
un sussulto e tutto vibrò
anima e corpo
e l'aria che respiravo carica
di quella magia che solo lei emetteva
col suo sguardo penetrante
si incendiò fino a bruciare
le mie calde vene.

domenica 8 giugno 2008

Spettacolo "El amor brujo"

Sabato 14 giugno ore 21 circa all'arena di Sadurano si terrà lo spettacolo di baille flamenco "El amor brujo" della compagnia di ballo flamenco "Cesena danze" di Diana Gonzales e Mahou de Castilla .
In caso di maltempo si terrà il 21 giugno.

Come arrivarci :
arrivati a Forlì prendere V.le appennino e alla prima rotonda svoltare per Castrocaro-Firenze.
Arrivati alla prossima rotonda prendere la terza a destra per Vecchiazzano in via castel latino , proseguire dritto alla rotonda successiva fino ad un bivio , prendere per via Tomba ,proseguire per qualche kilometro , alla fine della via vi trovate ad un incrocio : proseguire a destra per via Borsano. Al prossimo incrocio svoltare a sinistra e dopo poco ci si trova a Sadurano.

sabato 31 maggio 2008

MILANO FLAMENCO FESTIVAL 2008

MILANOFLAMENCOFESTIVAL

TEATRO OUT OFF - VIA MAC MAHON, 16 - MILANO

SALA PUNTO FLAMENCO - FORO BUONAPARTE, 55 - MILANO


PROGRAMMA

* SPETTACOLI

7 LUGLIO 2008 - ORE 21,30

COMPAGNIA MANUEL LINAN “AMALGAMA”

Manuel Linan, ballerino prodigio, oggi una delle più importanti figure artistiche spagnole.
AMALGAMA lo vede protagonista con un cast degno del suo nome. Antonia Jimenez chitarra, - Jesus Corbacho, cante - Josè Anillo cante - Natalia Gonzalez palmas - Ana Romero palmas


8 LUGLIO 2008 - ORE 21,30

MARCO FLORES y Las Carboneras de Madrid “TEATABLA”

Protagonista il Tablao, luogo tipico dell’attuazione flamenca, visto in un contesto teatrale, dove la forza, la grinta, la bellezza emergono senza mezzi termini, nel qui ed ora, dove l’improvvisazione trova fertile terreno nel rispetto della sacralità del luogo teatrale. MARCO FLORES, già ospite di Punto Flamenco nel bellissimo Chanta la Mui, settembre 2005, è un ballerino pluripremiato, definito il nuovo GADES. Accompagnato da tre bailaores fra le più apprezzate di Madrid, Tacha Gonzalez, Ana Romero, Manuel Vega. Al cante David Maldonado e José Anillo - Guitarra Carlos Maldonado y Antonia Jimenez

9 LUGLIO 2008, ORE 21,30

Compagnia MARIA JUNCAL “DESTEMPLAO”
MARIA JUNCAL, proveniente da una famosa famiglia di artisti , Los Borrull, è una delle più importanti esponenti femminili del flamenco in Spagna e all’estero. Paragonata da molti a JOAQUIN CORTES al femminile, per il suo forte carisma e ascendente sul pubblico. Sprigiona forza e sensualità in ogni suo movimento, dove la precisione e e la profondità del gesto sono rappresentativi di una tecnica depuratissima e capace allo stesso tempo di arrivare al cuore. Juan Manuel Mora y David Maldonado cante - Francisco Heredia y Carlos Maldonado guitarra


*ESPOSIZIONE FOTOGRAFICA E FOTOINCISIONI

Dall’1 al 4 luglio presso la sala PUNTO FLAMENCO, Foro Buonaparte, 55 e dal
7 al 9 luglio nel FOYER del Teatro OUT OFF

La bellezza del gesto flamenco immortalata da giovani artiste milanesi, Lucia Orsi e Roberta Lozzi e Maria Cecilia Camozzi

*PROIEZIONI AUDIO VISUALI

SALA PUNTO FLAMENCO - 1 /4 LUGLIO 2008 ORE 18.30

- BAILAORES di Albertina Pisano - Premio DocumentaMadrid 2005

Ritratto intimo di 4 fra i più distaccati artisti del panorama attuale: Rafaela Carrasco, Israel Galvan, Andrés Marin, Belén Maya, sullo sfondo di Madrid e Sevilla

- FLAMENCO POR AMOR DE DIOS di Marcel Gonzalez, Premio DocumentaMadrid 2007

Conosciuta e riconosciuta nell’ambito danzistico internazionale, la storica accademia Amor de Dios non ha avuto secondo i suoi responsabili, il riconoscimento e l’appoggio interno come istituzione culturale unica al mondo.

- EL CERTAMEN di Daniel Iturbe

Uno sguardo ravvicinato della forza creatrice che avvicina lo spettatore all’affascinante e complesso mondo del flamenco

- MORENTE SUENA LA ALHAMBRA di José Sanchez - Montes

Enrique Morente, fra i più affermati cantaores mondiali, guida i suoi compagnia artisti come la ballerina Blanca Li, Juan Habichuela, il jazzista Pat Methney, l’algerino Khaled, Tomatito ed Estrella Morente, in un percorso all’interno del più affascinante monumento europeo di orgine
musulmana, l’Allhambra di Granada...
*PERCORSO GASTRONOMICO ( in via di definizione)
FOYER TEATRO OUT OFF 7/8/9 luglio 2008

*LABORATORIO FLAMENCO

Dall’1 al 4 luglio a cura di Maria Rosaria Mottola

Dal 10 al 13 luglio a cura di MANOLO LINAN

Prenotazioni Teatro OUT OFF : 02/34.53.21.40

Info Festival e Stage: 339/895.59.96

venerdì 30 maggio 2008

Recensione del libro "Il circolo di Granada"


Il circolo di Granada (Luigi Malerba) 2002

C'è una terra, tra Granada e Murcia, nel cuore rovente dell'Andalusia, una terra in cui la campagna è arida e vuota, bruciata dalla siccità perenne, battuta dal turbinoso vento Solano e corrugata da alture e grotte scavate nel tufo. E' la 'Terra Salata', affascinante nella sua inclemenza, percorsa da quei viandanti che preferivano sfidare la ferocia del sole e le ventate d'aria cariche di sabbia africana piuttosto che affrontare il rischio d'imbattersi nei briganti lungo la più agevole strada del fiume Guadalentín. Per la via del deserto s'incammina il merciaio Homero Luís, diretto al mercato di Murcia. Anche Mariana Lopez deve arrivare a Murcia, sebbene per uno scopo tutto diverso: su consiglio della sorella, spera a Murcia di sposarsi per dare una svolta al suo passato di piaceri e di amarezza. Due esistenze solitarie e diversamente ferite, lungo una strada deserta in un paesaggio riarso. Due vite messe vicine dal caso e dalla necessità, due vite che si scontrano con diffidenza e rancore, ma anche si attraggono con veemenza. Arrivato a Murcia, il merciaio Homero Luís si trova in un altro secolo come se una fantomatica piega del tempo avesse inghiottito ben cento anni nel corso del suo avventuroso viaggio notturno. Servendosi di uno degli archetipi più intriganti e funzionali alla narrazione dell'avventura - la situazione per cui due personaggi diversissimi fra loro si trovano forzatamente a condividere gli stessi spazi - Malerba usa con effetti di assoluto straniamento il suo stile lucido, secco e straordinariamente capace di generare miraggi per costruire una storia dal fascino violento e ambiguo, ricca delle reminiscenze picaresche e grottesche del "Siglo de oro" sullo sfondo di una terra ancora abitata dai fantasmi di Cervantes e del Potocki di "Manoscritto trovato a Saragozza". La narrazione mescola così i toni di un robusto realismo con il brivido surreale della grande tradizione fantastica: una lettura veloce, tesa, sorprendente.

Come arrivare a Mercato Saraceno

Per chi arriva da Bologna :

Prendere l' A14 in direzione di:
ANCONA 72km
Prendere l'uscita in direzione: CESENA NORD
Seguire la direzione : ROMA RAVENNA
Continuare sulla statale SS3BIS / E45 per ROMA
Dopo circa 20 KM. prendere l'uscita in direzione: MERCATO SARACENO
Alla rotonda, prendere la 4° uscita
Entrare in Mercato Saraceno verso il centro
finche trovate sulla sinistra al primo semaforo il Palazzo Dolcini .

Donde està Farruquito ?

Questo video vi porterà chiarezza su chi è Farruquito e come sta vivendo la sua nuova vita dopo gli spiacevoli fatti accaduti che gli hanno oscurato la fama e credibilità .

Cliccate sul titolo per vedere il video

mercoledì 28 maggio 2008

Mostra fotografica


Padova - dal 19 aprile al 17 maggio 2008
Leopoldo Noventa - Movimento Flamenco
La mostra di foto a colori documenta questa danza così importante nella cultura della Spagna e l’interesse presente anche in Italia verso questa importante forma espressiva.
orario: 8-12 e 15-24; giorno di chiusura domenica
(possono variare, verificare sempre via telefono)
biglietti: ingresso libero
vernissage: 19 aprile 2008. ore 18.30
curatori: Sergio Bergami, Roberta Lotto
autori: Leopoldo Noventa
genere: fotografia, personale

La mostra di foto a colori documenta questa danza così importante nella cultura della Spagna e l’interesse presente anche in Italia verso questa importante forma espressiva.
La mostra è presso lo Sfizio Bar di Riviera Tito Livio 35, Padova.
La Young Photo Gallery è un progetto di spazio mostre rivolto ai giovani a cura di Roberta Lotto e Sergio Bergami. Questa è l’ottava mostra organizzata dalla YPG

Leopoldo Noventa, nato a Padova nel 1977, laureato in Economia e Commercio, si occupa di fotografia da diversi anni, specializzandosi nel cogliere attimi, particolari ed emozioni che Venezia, il Flamenco e la Natura nelle sue varie rappresentazioni e nei suoi fantastici colori sono in grado di offrire.

Recensione del libro "Duende"


"Duende , viaggio alla ricerca del flamenco" (Jason Webster)

Questo libro non va confuso con tutte quelle storie d'antan, a volte molto belle, spesso di una noia mortale e di una prevedibilità indicibile, che hanno raccontato di distinti viaggiatori nordici che arrivavano stagionalmente sulle rive del Mediterraneo, convinti che questa felice regione, insieme a numerosi altri meriti, avesse anche lo straordinario potere di guarire le loro anime inquiete o depresse e di aprirle alla bellezza e a passioni che nel loro paese vengono ritenute indecenti o ridicole e che qui fioriscono come il fìnocchietto selvatico. Storie come conseguenza dell'effetto "Scirocco" che ai nostri esercitati occhi di locali, qualche volta, assumevano le inconfondibili sembianze del bidone.
Questo sembra subito il caso di Jason Webster, ventenne americano di nascita, ma europeizzato da tempo, con poca voglia di lavurà, alla ricerca di qualcosa di "creativo", come tutti i suoi coetanei e in fuga da una delusione d'amore, che si va a infilare in una situazione e in ambienti quasi esemplari nella loro fasullaggine ad uso turistico, l'Andalusia del flamenco, ole, delle chitarre e del paso doble, ole, dei toros e degli hombres con Iòs cojones e le donne orgogliose e calienti. Il discreto e poi irresistibile fascino di questo libro, molto diverso e infinitamente più realistico e crudo dei recit de voyages nel Sud che conosciamo, viene dalla consapevolezza dell'autore di stare attraversando un terreno minato, dal punto di vista personale e letterario, e dalla convinzione di dover andare avanti, con tenacia anglosassone, esercitandosi a suonare la chitarra fino a farsi sanguinare le dita e riuscendo a emergere da tanta banalità, dandoci un ritratto assolutamente inaspettato della Spagna, come non si leggeva da tempo.

Io confermo in pieno questa recensione . E ' un libro che scivola velocemente perchè è una storia oltre che vera , piena di risvolti ed emozioni , raccontata con esemplare naturalezza e semplicità , in cui il lettore non fatica ad immedesimarsi e a calarsi nella vicenda che si svolge prevalentemente in un contesto gitano . VOTO : 8,5

martedì 27 maggio 2008

Poesia flamenca "La prima"

Dentro al camerino ad aspettare
il turno della nostra danza
mentre fuori sento il calore
dell'aria che vibra di note gitane.
E il cuore che corre verso un sogno
a ricordare del viaggio
in questo meraviglioso tragitto
dalla terra alla luna
che abbraccio tra le braccia
calde e tremanti .
A breve il sole colpirà i nostri visi
e ogni centimetro del nostro corpo
che danza nel mondo etereo
di questa viva gloria

FARRUCA esemplare

Chi l'avrebbe detto che anche questo animale della savana sapesse ballare una FARRUCA con così tanta grazia e maestria.
Clicca sul titolo per guardare il video

lunedì 26 maggio 2008

CARMEN AMAYA

CARMEN AMAYA.
Carmen Amaya, nata nel 1915 nel Somorrostro, il quartiere gitano che esisteva al posto di ció che ora é la Vila Olimpica. Carmen Amaya debuttó nel 1929, anno della Fiera Internazionale di Barcellona, davanti al re Alfonso XIII, nella zona oggi conosciuta come Tablao de Carmen, in occasione dell'inaugurazione del Poble Espanyol di Montjuïc.
Considerata come l'incarnazione vivente del Flamenco, un fenomeno del baile dotato di un'energia e di una velocità straordinaria.
Fu la prima donna che ballò zapateando come un uomo, ma con una forza interpretativa e una passionalità travolgenti. Ballò anche per il Presidente americano F. D. Roosvelt il quale le regalò una giacca tempestata di diamanti e rubini.
Se andate su questo sito : http://www.carmen-amaya.com/english/biografia.htm
troverete la sua biografia scritta in inglese .

La più grande ballaora di sempre guardare per credere .

Clicca sul titolo "CARMEN AMAYA" per guardare il video

domenica 25 maggio 2008

Poesia di Federico Garcìa Lorca "ALBA"

ALBA

Il mio cuore oppresso
sente con l'alba
la pena d'amore
e il sogno della distanza.
La luce dell'aurora porta
un vivaio di nostalgie
e la tristezza senza occhi
del midollo dell'anima.
La gran tomba della notte
stende il suo nero velo
per nascondere di giorno
l'immensa cima stellata.

Che farò in questi campi,
cogliendo nidi e rami,
circondato dall'aurora
e pieno di notte il cuore!
Che farò se i tuoi occhi
sono morti alla luce
e la mia carne non può sentire
il calore dei tuoi sguardi!

Perché ti ho perduta per sempre
in quella chiara sera?
Oggi il mio cuore è arido
come una stella spenta.

Granada, aprile 1919

venerdì 23 maggio 2008

Perchè fa bene

Fa bene alla schiena, scioglie le tensioni e regala più tono

di Monica Melotti


Un'ora è la durata media di una lezione di flamenco, preceduta da mezz'ora di stretching. Più che una danza è un'espressione artistica globale, nata nel Sud della Spagna, in Andalusia, che comprende anche musica e canto. Attraverso questo ballo, però, si possono ottenere grandi benefici, sia per il corpo che per lo spirito. "Il flamenco porta a muoversi in modo più fluido e attraverso la conoscenza del proprio corpo si evitano inutili contrazioni, soprattutto a carico della schiena e delle spalle", spiega Claudia De Lorenzo, insegnante di flamenco presso Lo Studio di Milano. "Il ballo aumenta la tonicità muscolare delle gambe, che devono essere forti e solide per permettere lo zapateado (il gioco di piedi), e dei pettorali, grazie al movimento di braccia e mani. Inoltre attiva la circolazione sanguigna e migliora la qualità della respirazione". Antidoto allo stress Durante la giornata si accumulano rabbia e nervosismo, in una parola stress, responsabile di molti disturbi. "Il flamenco aiuta a scaricare queste tensioni psicofisiche nel terreno, convertendo l'energia negativa in eccesso in potenza e ritmo", dice De Lorenzo. Ma la danza dona soprattutto sicurezza a chi la fa. La persona riesce a esprimere fisicamente le proprie emozioni attraverso la corporeità dei movimenti. La postura aperta, lo sguardo fiero degli occhi, la forte sincerità espressiva, la forza interpretativa, permettono di acquisire sicurezza e di non sentirsi inadeguati in società. Passi senza nessun limite Tutti possono ballare il flamenco. Non ci sono controindicazioni per gli adolescenti perché essendo un'attività simmetrica non favorisce la scoliosi, ma anzi giova molto alla schiena. Gli adulti, invece, possono migliorare molto il loro portamento e guadagnare un paio di centimetri in altezza. Inoltre la postura del flamenco dona una notevole capacità di coordinazione e permette di risparmiare energia, perché si evitano movimenti inutili. Nessun limite anche per le donne in gravidanza: l'importante è limitare il lavoro di piedi a favore di quello del braceo e marcajes, movimenti sinuosi delle braccia e della mani.

Poesia flamenca "Il vestito da ballo"

Il vestito dal ballo

Stretto in questo vestito da ballo
ancora imbastito di fili bianchi
mi immagino sul palco di un grande teatro
dietro lo specchio ormai privo di verità.
Le luci puntate sul volto
avvolto da una leggera nuvola di polvere
dopo lo stremante zapateado
a illuminare una goccia di sudore
scendere sulla tempia , pian piano giù
sul collo teso e fiero , e poi sul petto pulsante
scivolando per il ventre
fino al piede dal sinistro colpo
si dissolve nell'aria
ancora più umida e nebbiosa.
Tutto muore mentre un sottile ago
perfora l'abito e la mia pelle ancora
bagnata dall'immagine
di una splendida serata svanita
dietro lo specchio di quell'antica sartoria.

giovedì 22 maggio 2008

Se il flamenco fosse...........




















........ Una donna sarebbe Monica Bellucci (oppure Penelope Cruz)

........ Un'automobile sarebbe una Ferrari 250 GT SWB del 1961

........ Un'isola sarebbe le Fregate Island

........ Un pittore sarebbe Goya

........ Un cibo sarebbe una tagliata al pepe verde

........ Un animale sarebbe un toro (troppo facile) , una pantera

........ Una città sarebbe Siviglia (troppo facile) , Budapest

mercoledì 21 maggio 2008

LA SIESTA




"La siesta"
Olio su tela 40 x 50 (2006)

Poesia flamenca "Pasion flamenco"


PASION FLAMENCO


rosso come la passione
rosso come il flamenco

un'emozione antica che scorre nelle vene

e il cadenzare dei piedi incessante
che segna il tempo e riempie i vuoti

e il silenzio che diventa suono
invade l'aria di fuoco e magia

e la terra che diventa la nostra anima
e la nostra anima che diventa carne

tutti in questo vortice
a sudare gocce di pura vita

la vita di noi uomini sognanti"

Poesia flamenca "Ballaora"

Ballaora


Sguardo fiero e coraggioso
gli occhi attratti dal tuo fare
magnetico e sublime
con il ritmo che scivolava
da pelle a pelle
nota dopo nota
colpo dopo colpo
come acqua fresca
dopo il sogno di quella notte.

Antonio Gades : un grande


Gades è stato il sinonimo stesso del flamenco (reso popolare dal film di Carlos Saura Carmen), grande protagonista sulla scena come danzatore ma anche come regista. In Italia era di casa da 40 anni, l'ultima volta venne nel 2003 a danzare con la sua compagnia Boda flamenca a Vicenza. Nato a Alicante, nel 1936, da una famiglia operaia e antifranchista, si chiamava in realtà Antonio Esteve. A 11 anni lasciò gli studi. Naturalmente portato alla danza, frequentò l'Accademia della maestra Palitos. L'insegnamento spaziava dal folklore regionale a quello andaluso e segnatamente flamenco, fino alla «escuela bolera». Nel 1960 Gades arriva a Roma, dove montò con Anton Dolin il Bolero di Ravel. «Il teatrino di Don Cristobal» impose il danzatore al festival di Spoleto (1962). Nel 1963 torna in Spagna, dove mise assieme un piccolo gruppo. A causa del suo impegno politico, costante della sua vita pubblica e privata, si rifugiò a Cuba ma nel 1978 la Spagna del dopo-Franco gli offrì la direzione del Balletto nazionale. Come coreografo, ha curato Bodas de sangre, Carmen e Fuego, titoli che diventano film di Carlos Saura. Una delle caratteristiche della sua danza è stata quella di creare uno stretto legame con la letteratura, realizzando coreografie sui versi di Federico Garcia Lorca e Lope de Vega. Nel giugno del 2003 Gades ha ricevuto da Fidel Castro la «medaglia della rivoluzione».

Antonio del flamenco e della tradizione , ma anche innovatore, rivoluzionario della danza, del folklore, della vita. Grande interprete sul tablao , stretto in que i suoi costumi scuri, appena illuminati dalla camicia bianca, e diritto, elegante, sexy negli stivaletti taccuti che il flamenco esige. Ma anche protagonista sul set, in film indimenticabili come Carmen e L’amor brujo , il primo sull’opera di Bizet, il secondo sul pezzo omonimo di Manuel de Falla, regista e sodàle Carlos Saura.
Antonio Gades muore a Madrid a soli 67 anni, vittima di un cancro.
Che dire :
forse il più grande ballerino di flamenco di sempre .

martedì 20 maggio 2008

Quadro surrealista "Un attimo prima"





Olio su tela 120 x 80 (2007)
Il surrealismo è un'altra mia passione .
Questo quadro è un'ispirazione venuta in un freddo giorno d'inverno guardando
il mare grigio sotto al plumbeo cielo .

Poesia flamenca "Buleria"

Bulerìa

Una bulerìa per l'anima
al veloce passo di guerra.
Piedi e mani con furia
di mille cavalli sciolti
nella desolata landa
in libertà
come il fluttuare dei sentimenti
nell'aria
all'ultimo respiro.

Spettacolo flamenco

Vi comunico che è in rassegna il tour della compagnia di danze cesenate Flamenco coordinata da Diana Gonzalez e dall'istruttore Mahou de Castilla e con la partecipazione dei suoi allievi, dal titolo "El amor brujo" , in anteprima nazionale (spettacolo completo tratto dalla celeberrima opera di Manuel de Falla) .
Queste le date :
31 maggio Mercato Saraceno (Cesena) al teatro dolcini (p.zza Mazzini) ore 21
07 giugno Faenza (RA) al circolo culturale D.L.F. (Via Santa Maria dell'Angelo 24 , parcheggio in via Cavour) ore 21
14 giugno Sadurano (Castrocaro Terme - Forlì) all'anfiteatro Sadurano ore 21
(se brutto tempo si sposterà il 21)
30 giugno Cesena al teatro Bonci (Via Aldini 22) ore 21 , possibilità di prevendita .

N.B. tutti gli incassi saranno devoluti in beneficenza (e lo ribadiremo in ogni spettacolo)